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E finalmente fu Barracuda
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Testo di  Filippo Ricca
Fotografie di  Filippo Ricca
Data Pubblicazione  25/11/2003

La sinfonia che si ode dalle mie parti era ed e' sempre la stessa: "i barracuda sono arrivati anche da noi in Liguria e distruggeranno tutta la fauna locale!". Mitici racconti relativi a questo "mostro" della natura aleggiano nell'aria a piu' non posso (come per esempio: fili dello 0.50 troncati dalle potenti mascelle del predatore), mentre storie epiche di catture sono all'ordine del giorno (vedi i barracuda presi a traina con le totanare). Inoltre i mercati pullulano di questi pesci; segno che i pescatori locali ne prendono diversi.
Decisi cosi' di organizzare alcune uscite a spinning con il mio amico Gary alla caccia di questi temibili predatori. Mi documentai sugli hot spot e sui possibili minnow e cosi' armati fini all'inverosimile decidemmo di battere porti, foci e scogliere in genere. La zona prescelta iniziava da Imperia Oneglia fino ad arrivare a Arma di taggia.

I primi giorni furono caratterizzati da capotti mondiali. Di barracuda nemmeno l'ombra. Gary iniziava a credere che i barracuda fossero solo una leggenda metropolitana.

Al 5 giorno consecutivo quando ormai la voglia iniziava a venire meno ecco una nota positiva. La canna vibro'. Ero tutto emozionato, credevo di avere in canna il mio primo barracuda ed invece spunto' fuori una bella leccia di 8 etti (non che la cosa mi dispiaque, anzi ...).

Non ci volevamo dare per vinti, e cosi' arrivarono altri 7 giorni filati di capotti. Avevamo quasi deciso di riporre canne e artificiali in soffitta, per dedicarci alla piu' tranquilla e forse redditizia pesca dei saraghi, quando fui sorpreso da un fischio. Era Gary che mi indicava la sua canna, piegata fino allo spasimo. Non feci in tempo ad estrarre la macchina fotografica per immortalare il momento topico che l'incantesimo si ruppe. Gary recupero' notando con estremo disappunto che l'artificiale non era piu' attaccato allo 0.30 ma era rimasto nella bocca del pesce. Dopo 5 minuti un bel barracuda salto' ad un paio di metri dai miei piedi facendomi intravedere una splendida livrea tipica di questi pesci di origine tropicale. Non avevamo preso nulla ma forse avevamo trovato il posto giusto!

Il giorno dopo tornammo nello stesso posto con canne nuove ed almeno altri 10 artificiali a testa, diversi in modelli e dimensioni, ma rigorosamente di marca (Rapala, Yo Zuri, ...). A noi si aggiunse un amico di Gary, Mauro, un bravo pescatore di surf casting. Per l'occasione aveva rispolverato dalla soffitta una canna bolognese e comprato per la bisogna, dieci minuti prima della battuta di pesca, una scatola di artificiali pre-confezionata al costo totale di 9 euro (!).

Iniziammo a rapalare (termine usato per indicare l'azione dello spinning ...) ma nulla si intravedeva ne si sentiva. Sconsolati e vicini all'imbrunire stavamo per riporre le armi quando Gary noto' un tonfo sull'acqua; segno inequivocabile della presenza di predatori. Io e Gary, presi come da un raptus, iniziammo a far balenare per l'aria i nostri artificiali. Mauro con calma monto' un orribile artificiale rosso e nero, preso dalla fantomatica scatoletta, e lancio'. Noi nulla e lui ferro' il suo primo barracuda. Con calma spiaggio' la preda di quasi 2 kg e rilancio'. Noi nulla e lui ferro' un altro barracuda. Io e Gary iniziavamo a perdere la calma. Sembrava che i barracuda fossero attratti solo da quell'orrido artificiale rosso e nero mentre disdegnavano artificiali di bel altro lustro e costo. Spiaggio' il secondo barracuda e rilancio'. Ed ecco il terzo barracuda, forse ancora piu' grosso degli altri due. Noi avevamo cambiato almeno 10 artificiali tra i piu' prestigiosi e non avevamo ancora sentito nulla.

Era quasi diventato buio quando Gary in preda ad un eccitazione mista ad ansia mi chiamo': aveva la canna piegata. In appena 30 secondi un bel barracuda sul kilo e mezzo era gia' nel guadino, forzato a piu' non posso: Gary questa volta aveva perso proprio la testa.

Ero sconsolato, tutti avevano preso e io ero ancora a capotto. Decisi di tentare l'ultima spaiggia, uno jointed minnow 110mm bianco marca Finto. Al primo lancio sentii un tremito e poi una tensione continua. Avevo agganciato il mio primo barracuda. Emozionato come se non avessi mai pescato, iniziai a giocare di frizione, sfinendolo. Arrivo' a riva quasi esausto.

Avevo preso il mio primo barracuda, dal peso di 1.7kg. Lo potete vedere nelle foto; ero felicissimo e poco mi importava che Mauro ne aveva presi tre spendendo meno di un decimo di quello che avevo speso io in artificiali e dedicandoci almeno un centinaio di ore in meno ... Cosi' e' la pesca, imprevedibile. Non sempre gli sforzi, la tecnica e le spese vengono ripagate. Alle volte conta di piu' la fortuna. Ma forse questo hobby e' cosi' affascinante proprio per questo, perche' puo' sempre capitare di tutto e il contrario di tutto. Cosa potrebbero pensare i costruttori dei blasonati minnow, come Rapala e Yo-zuri, se sapessero che un minnow orribile, rosso e nero, dal costo di si e no 2 euro li ha battuti sul campo 3 a 1?


 



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