IX TROFEO di PESCA a TRAINA ISOLA di
ISCHIA
Ischia
01-02 Ottobre 2005
18 equipaggi si sono dati battaglia sul fantastico campo di
gara nelle acque antistanti il grande castello Aragonese di Ischia.
Campo di gara grande e vario, grandi profondità e secche di 4 metri che si
alternano a scogli e distese di posidonie. Su questo campo è possibile catturare
di tutto, dalla Palamita e ai sauri, tombarelli e sgombri, alla ricciola e al
dentice.
L’importante è interpretare la giornata e i movimenti del tempo e delle correnti
per capire che tattica adottare e da dove arriveranno i pesci.
Anche se si tratta di una gara del circuito nazionale, tutti gli equipaggi
conoscono molto bene la zona, il che rende ancora più difficile scegliere la
strategia da adottare.
Gli equipaggi si dividono in chi va a cercare la “quantità” e chi invece va a
cercare la “qualità”. Il campo di gara si divide in pratica in due settori, uno
composto da 14 barche alla caccia veloce delle palamite e quattro barche a terra
sulle secche a cercare le mangianze e i predatori.
Fin dai primi minuti diversi contatti via radio, è un susseguirsi di “pesci
in canna!” Palamite, tombarelli e pesci lucertola a volontà, ma si gareggia
senza coefficiente e bisogna prenderne molte per avere qualche speranza di un
buon piazzamento.
Gli equipaggi che sono sulle secche cercano le aguglie, ne prendono tante, ma
sono enormi, non si possono innescare, sono troppo selettive e di pesci grandi
nemmeno l’ombra.
Ore 10.00, le barche che hanno optato per i pesci azzurri sono in vantaggio,
tutte hanno i pesci a bordo, le barche che insistono sulle secche di terra sono
in grande ritardo ma imperterrite continuano ad andare avanti e dietro sullo
stesso posto, hanno intuito qualcosa e …. infatti …. “pesce in canna!” via
radio, non tarda ad arrivare.
L’imbarcazione Seriole, capitanata da Francesco Giovannetti, imbarca una
ricciola da 3 kg e poi un'altra più piccola nel giro di soli 20 minuti … “pesce
in canna!” anche alla seconda imbarcazione capitanata da Silvio Luise, bella
ricciola. Anche la terza imbarcazione capitanata da Vincenzo Capparello viene
premiata con una splendida ricciola e una bella lampuga. Per la quarta
imbarcazione di Gioacchino Tagliatatela stessa sorte, ed è anche la ricciola più
grande, alla fine sarà importante.
Tutti e quattro gli equipaggi alternano catture, ricciole e lampughe, sono
più o meno alla pari, grammo più, grammo meno, sono le barche che poi
risulteranno vincenti, hanno rischiato ma l’hanno vista giusta, la gara volge al
termine. Le quattro barche si distanziano alla pesa del pescato per soli 300
grammi, due primi posti ex equo, un terzo e un quarto posto.
Tre delle quattro barche sono del gruppo pesca Lega
Navale di Pozzuoli, onore agli equipaggi classificatisi in questo
modo:
1° posto ex equo gli equipaggi di Gioacchino
Tagliatatela l’uno e l’altro di Vincenzo Capparello :: LNI Pozzuoli
3° posto l’equipaggio di Francesco Giovannetti :: LNI Pozzuoli
4° posto l’equipaggio di Silvio Luise :: LNI Pozzuoli
a seguire altri 14 equipaggi che comunque hanno portato tutti diverse catture
per un pescato notevole dato in beneficenza.
Una novità tra le attrezzature viste: l’equipaggio dell’imbarcazione Seriole
dell’armatore e angler Francesco Giovannetti, pescava con delle canne da
spinning armate con multifibre 0.10 e pesci artificiali della Luciapuma di
diverse dimensioni.
Un ottimo e abbondante buffet offerto dall’ospitalissimo Yachting Club Isola
di Ischia ha preceduto una premiazione semplice ma ricca di premi e di gadget.
Nella foto: tutto
l’equipaggio del Sèriole
Francesco Giovannetti, Daniele Caserta, Antonio Di Donato,
Massimo Cavaliere, Davide Castellano
|