Le Maree
Le maree consistono in un periodico abbassamento ed innalzamento del livello
del mare, dovuto a cause cosmiche, in particolare all'attrazione
gravitazionale con la Luna.
Nel portale è possibile visionare le previsioni di marea
(Tavole di Marea) per i più importanti porti Italiani, il calcolo delle maree
viene effettuato tenendo conto delle sole componenti astronomiche a
prescindere dalle condizioni meteorologiche che possono variare anche di molti
centimetri in più o in meno il livello previsto. E' noto infatti che la marea
astronomica, che può essere calcolata con largo anticipo, addirittura di anni,
può essere influenzata e quindi modificata da molteplici fattori legati
direttamente e o indirettamente alle condizioni meteorologiche, forza e
direzione del vento, stato del mare. Tutti i porti italiani per i quali è
prevista una previsione di Marea sono quelli elencati, alcuni sono governati
dalle Alte e Basse Maree di Gibilterra come porto di riferimento, i rimanenti
hanno per riferimento Venezia.
Dopo questa breve parentesi, torniamo allo studio del
fenomeno delle maree cercando di chiarire al meglio le sue caratteristiche e
l'importanza che le stesse rivestono nella pesca sportiva.
In un giorno lunare ( 24h
50' 5" ), nello stesso luogo, si verificano al più 2 alte maree e 2
basse maree, con un'alternanza di 12h 25'.
Il fenomeno non è regolare, infatti mentre in alcune zone le maree seguono
questo ritmo (es. maree atlantiche), in altre zone si verifica 1 alta marea ed
1 bassa marea nell'intero giorno lunare.
Inoltre si registra un ritardo tra il passaggio della Luna sul meridiano
del luogo e il verificarsi dell'apice dell'alta marea: questo ritardo
varia da luogo a luogo, e nello stesso luogo varia da giorno a giorno
nell'arco del mese sinodico
o lunazione ( = 29 giorni
12h 44' 2" ).
Altra caratteristica variabile è l'Ampiezza
della marea, ovvero la differenza
tra il livello minimo e quello massimo raggiunto dalle acque.
Le maree si distinguono in:
-
Maree sizigiali: quelle che si
verificano poco dopo le fasi di Luna Nuova e di Luna Piena (dette
sizigie), ed hanno ampiezza massima.
-
Maree delle quadrature: che si
verificano in corrispondenza del Primo quarto di Luna e dell' Ultimo
quarto (dette appunto Quadrature), ed hanno ampiezza minima.
Importanza delle Maree per la Pesca
Le maree hanno grande importanza nella pesca
sportiva, perché influenzano l'attività alimentare dei pesci, i quali infatti,
seguono il movimento delle acque, tendendo ad avvicinarsi alla costa in
presenza di alta marea e ad allontanarsi verso il largo in presenza di bassa
marea.
E' facile constatare che le abboccate
aumentano durante la fase di alta marea, mentre scarseggiano durante la fase
di bassa marea.
Infatti durante la bassa marea molte specie migrano verso il largo, mentre
quelle che restano in prossimità della costa riducono molto l'attività
alimentare.
I motivi di questo comportamento non sono del tutto chiari: probabilmente le
zone costiere esposte al sole durante la bassa marea si arricchiscono di
detriti organici che fungono da richiamo per i pesci durante la successiva
fase di alta marea; oppure i pesci seguono l'attività degli organismi della
zona intertidale che è legata al fenomeno delle maree (ad esempio, alcuni
vermi risalgono in superficie con la bassa marea e si nascondono in profondità
con l'alta marea).
Inoltre nei 7 giorni attorno alla fase di
Luna Nuova il pesce è più attivo; nei 6 giorni attorno alla fase di Luna Piena
è meno attivo; in corrispondenza delle Quadrature si ha una discreta attività.
Risulta quindi evidente, dalle
esperienze, che l'attività alimentare del pesce risulta essere influenzata
dalla Luna, sia per effetto del fenomeno delle maree, sia tramite l'influenza
della luce lunare sui componenti chimici dell'acqua marina.
Nel 1935 un pescatore americano, John Alden Knight, studiò questi fenomeni e
pubblicò una sua teoria detta
Teoria solunare, col supporto di
tabelle chiamate Tavole
Solunari, che relazionando
l'attività alimentare dei pesci con la Luna ed il Sole, indicavano i giorni
migliori e le ore migliori per la pesca (importante in questa teoria è il
momento in cui si ha il passaggio della Luna sul meridiano del luogo).
Un' idea molto utile da realizzare sarebbe quella che ogni pescatore
compilasse una Scheda di Pesca
che raccolga informazioni sulla battuta di pesca + condizioni del mare + stato
della marea + condizioni meteorologiche.
A tal proposito
dedicherò una sezione del sito alla raccolta di tali
Schede di Pesca, pubblicazione ed
elaborazione successiva, in modo da fornire ai visitatori di questo sito un
utile strumento di confronto.
Ovviamente in questa iniziativa conto sulla collaborazione di voi tutti.
Se osserviamo la superficie
del mare ci rendiamo conto che essa non è mai perfettamente piatta, ma
presenta sempre delle increspature dovute alle
onde capillari che ne determinano
una tensione superficiale.
In presenza di vento il movimento dello strato superficiale si accentua a
causa delle onde di tipo
gravitazionali che si sommano a
quelle capillari, sempre presenti.
Caratteristiche dell'Onda
-
Eccitazione iniziale
che la produce: l'onda è generata da una eccitazione iniziale che può
avere una durata limitata (es. il Vento).
-
Lunghezza dell'onda:
distanza orizzontale tra due creste consecutive.
-
Altezza dell'onda:
distanza verticale tra cresta e valle dell'onda.
-
Periodo dell'onda:
intervallo di tempo necessario affinché in uno stesso punto si alternino
due creste d'onda.
-
Velocità di propagazione:
è la velocità con cui la forma dell'onda avanza sulla superficie del mare:
infatti le particelle dell'acqua non si muovono ma realizzano solo un moto
orbitale attorno alla loro posizione di riposo.
-
Tipi di
Onde:
-
Onde di Traslazione:
implicano il trasporto di materia in quanto hanno anche le
caratteristiche di correnti.
-
Onde di Alto Mare:
sono onde superficiali per cui si estinguono all'aumentare della
profondità, e non producono rilevante trasporto di materia.
-
Onde Libere:
sono onde che si estinguono in tempi brevi in quanto prodotte da
eccitazioni temporanee.
-
Onde Forzate:
sono determinate da eccitazioni permanenti.
Dopo che l'eccitazione si
estingue, il moto ondoso continua ma tenderà ad estinguersi lentamente.
Ciò è dovuto al fatto che l'acqua salendo verso la cresta dell'onda per
effetto dell'eccitazione poi ricade per effetto della gravità terrestre, ed
anche quando l'eccitazione sarà estinta, il moto ondoso continuerà ancora per
un certo tempo in quanto la caduta dell'onda per effetto della gravità fornirà
energia tale da eccitare l'onda successiva.
Nell'analizzare lo stato del mare, il fenomeno che
interessa studiare sono le onde marine, a loro volta prodotte dagli effetti
del vento sulla superficie del mare.
Dal punto di vista matematico, un'onda è caratterizzata da Altezza, Ampiezza,
Lunghezza e Periodo.
-
Altezza = distanza verticale tra
la cresta e il cavo dell'onda.
-
Ampiezza = 1/2 dell'Altezza.
-
Lunghezza = distanza orizzontale tra due creste successive.
-
Periodo = tempo che intercorre fra i
passaggi di due creste successive per un punto fisso.
Nella realtà il moto ondoso non è caratterizzato da un solo
tipo di onda, ma da più gruppi di onde con caratteristiche differenti, che
interagiscono tra di loro, rendendo la descrizione del fenomeno piuttosto
complessa.
Per dare delle indicazioni sintetiche e facilmente comprensibili sullo stato
del mare, si ricorre alla descrizione del moto ondoso mediante dei
parametri che ne descrivono le caratteristiche salienti con un approccio di
tipo statistico.
Questi Parametri adottati per la descrizione sintetica sono:
-
Altezza significativa
Considerando le onde presenti in una data superficie del mare e
immaginando di ordinarle per Altezza crescente, si definisce Altezza
significativa, la media del terzo più alto.
La caratteristica di questa misura è quella di essere molto simile
all'Altezza che rileverebbe un osservatore ad occhio nudo, permettendo
quindi un confronto diretto con le misure eseguite con metodi
tradizionali.
-
Periodo medio
E' definito semplicemente come la media dei Periodi di tutte le onde
componenti.
Anche per lo stato del mare, come per i venti, esistono varie scale sviluppate
nel corso dei secoli, che lo descrivono mediante osservazioni visive.
Tra queste la più semplice è la Scala Douglas, messa a punto dal capitano H.P.
Douglas della Marina Britannica nel 1921.
I bollettini del SAR si basano proprio su
questa scala per quanto riguarda la definizione dell'Altezza significativa
delle onde:
SCALA DOUGLAS |
Grado |
Descrizione |
Altezza Significativa [m] |
1 |
Calmo o quasi calmo |
0 - 0.10 |
2 |
Poco mosso |
0.10 - 0.50 |
3 |
Mosso |
0.50 - 1.25 |
4 |
Molto mosso |
1.25 - 2.50 |
5 |
Agitato |
2.50 - 4.00 |
6 |
Molto Agitato |
4.00 - 6.00 |
7 |
Grosso |
6.00 - 9.00 |
8 |
Molto grosso |
9.00 14.00 |
9 |
Tempestoso |
> 14.00 |
-
Quando il mare è calmo si dice che c'è
Patana, le onde sono di tipo capillare e
si chiamano Crespe.
-
Quando il mare è coperto da onde piccole
senza una direzione comune, si dice che c'è
Maretta.
-
Quando il mare è coperto da onde più grandi causate dal vento,
si parla di Mareggiata
(che spesso prende il nome dal vento che la causa: libecciata, sciroccata,
etc.) e le onde spumose con le creste spazzate dal vento, si chiamano
Frangenti o
Cavalloni.
-
Quando il mare è coperto da onde molto grandi causate da vento molto forte
accompagnato da intense precipitazioni atmosferiche, si parla di
Fortunale o mare tempestoso.
-
Quando il mare è coperto da onde regolari, parallele, ritmiche in assenza
di vento si parla di
Mare Lungo, e le
onde veloci che si infrangono sulla costa si chiamano
Flutti per
distinguerli dai cavalloni.
Questa situazione si
verifica prima e dopo la mareggiata.
Prima ne preannuncia l'arrivo, in quanto il moto ondoso precede il vento;
inoltre si verifica una colorazione cupa dell'acqua che indica ai
naviganti l'arrivo del vento e della mareggiata.
Dopo la mareggiata, è l'effetto normale dell'estinzione del moto ondoso
precedente.
-
Infine per
Risacca
si intende sia il mare lungo che va esaurendosi, sia le onde riflesse
generate in un luogo costiero riparato dal moto ondoso presente
all'esterno.
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