Distretto Ittico della Provincia di
Rovigo
Buyer Internazionali in Polesine per
incontrare gli Imprenditori della Filiera Ittica
Dal 29 settembre arrivano in Polesine buyer di tutto il mondo per cogliere le
opportunità della filiera ittica locale. Il Distretto Ittico della Provincia di
Rovigo si candida come traino dello sviluppo economico locale e come tassello
della ripresa del Sistema Italia.
Per 3 giorni l’Isola di Albarella diventa la capitale della filiera ittica:
il Distretto Ittico della Provincia di Rovigo incontra buyer internazionali.
Per il Polesine e - non è un’esagerazione affermarlo - per il nostro Paese,
l’arrivo di grossisti e rappresentanti dei mercati ittici stranieri rappresenta
un appuntamento di grande importanza: nell’epoca dell’economia globale, il
Distretto Ittico di Rovigo punta infatti sulla tipicità dei prodotti e sulla
qualità che discende dal mix ambiente, expertise e tecnologia per avviare nuovi
rapporti commerciali con operatori provenienti da Austria, Croazia, Francia,
Germania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Tunisia - mercati di sicuro
interesse per la filiera ittica, sia per dimensioni che per volume dei consumi -
candidandosi così come motore della crescita economica della nostra terra e
della ripresa del Sistema Italia.
Naturale evoluzione di un sistema vitale e forte da secoli nell’area del
Delta del Po, il cui fulcro è costituito dalla pesca, dalla trasformazione e
dalla commercializzazione di prodotti ittici, nei suoi 2 anni di vita - è nato
nel 2003 - il Distretto ha già ottenuto buoni risultati: a oggi, raggruppa 284
imprese, per un totale di 3.800 addetti e per un fatturato che nel 2004 ha
raggiunto i 500 milioni di euro.
È possibile fare di più, focalizzando l’attenzione dei buyer esteri
sull’aspetto della qualità, un concetto che si presta ad essere declinato in tre
differenti accezioni: qualità dell’ambiente, qualità del prodotto e qualità
della produzione.
Per quanto concerne il primo aspetto, indissolubile è il legame tra il
Distretto, inteso come sistema economico e produttivo, e il territorio del Delta
del Po, un ecosistema protetto, capace di garantire un prodotto ittico sano e
naturale, e, al contempo, un contesto culturale caratterizzato dalla vocazione
per la lavorazione del pesce.
Punto di forza delle aziende ittiche polesane è poi l’elevata qualità del
prodotto ittico fresco, sia da cattura che da allevamento: non a caso, il
Ministero delle Politiche Agricole, riconoscendo le caratteristiche
organolettiche ben superiori all’offerta dei competitor, ha inserito nell’Albo
dei Prodotti Tradizionali Italiani la cozza di Scardovari, la vongola verace del
Polesine, il pesce azzurro, l’anguilla del Delta del Po e il cefalo del
Polesine.
Oltre che dalla qualità del contesto naturalistico, l’eccellenza del prodotto
è riflesso della qualità dei processi produttivi, garantita da tecnologie e
impiantistica all’avanguardia, e dalla professionalità degli operatori del
settore.
I buyer stranieri saranno ospiti ad Albarella (RO) e si fermeranno 3 giorni,
da giovedì 29 settembre a sabato 1 ottobre: l’incontro nasce nella logica di
puntare su quei prodotti che simboleggiano il meglio del “made in Italy”, come
appunto i prodotti della filiera ittica polesana, unici al mondo e perciò
commercialmente appetibili. Per questa ragione, accanto ai colloqui bilaterali
tra aziende ittiche locali, da un lato, e grossisti e rappresentanti dei mercati
stranieri, dall’altro, gli imprenditori accompagneranno gli ospiti alla scoperta
delle imprese polesane facenti parte del Distretto.
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