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Le Malattie dei Pesci e loro Trattamento in Acquario
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Testo di  Claudio Iavarone
Fotografie di  Claudio Iavarone
Data Pubblicazione  21/12/2008

Per prima cosa bisogna far distinzione tra le malattie che interessano i pesci marini e quelle che interessano i pesci di acqua dolce, queste ultime più conosciute, e per la maggior parte dei casi, trattabili con facilità e con buonissime percentuali di riuscita del trattamento curativo.

Non è sicuramente così per le malattie che si verificano negli acquari ospitanti i pesci marini, anche se bisogna dire che oggi si sono fatti grossi passi in avanti sulla conoscenza di queste malattie, e sulla loro cura grazie a studi scientifici, e alla scoperta di prodotti aggiuntivi per la composizione dell'acqua marina artificiale.


Chaetodon auriga

Bensì sia più bello e affascinante ricreare un ambiente corallino, con fauna e flora, l'acquariofilo marino ha spesso a che fare con svariati problemi legati alla salute dei suoi ospiti in acquario.
Le prime difficoltà sono dovute alle catture, allo stress subito per il trasporto cioè l'export /import, al calo di temperatura e all'aumento di tossicità della stessa acqua usata per il trasporto.

Quando acquistiamo un pesce, in genere, dovremmo sapere che dopo tutto quello che ha subito per arrivare nell'acquario del negoziante, le sue condizioni non sono buone, anzi, non mangiando per lunghi periodi, sono deboli e molto stressati per le cause sopra elencate, e quindi più vulnerabili e attaccabili da parassiti, e malattie di ogni genere.

Quindi i pesci marini tropicali si possono ammalare nel nostro acquario, ma anche nell'acquario del negoziante, addirittura un pesce sano può essere causa di malattia per un pesce appena importato essendo esso portatore sano di parassiti, non patogeni a lui perché in salute, ma letali per i nuovi arrivi perché deboli e privi di difese immunitarie. Ecco l'importanza di tenere i pesci in quarantena, anche se apparentemente sani è sempre consigliabile trattarli ed indurli al più presto ad accettare cibo e quindi a nutrirsi.

Le malattie che colpiscono i nostri pesci sono provocate da agenti patogeni, batteri flagellanti, ciliati, crostacei, vermi, sporozoi, virus e funghi.
Altre malattie sono provocate da una errata alimentazione o da un intossicazione da cibo.
Possiamo quindi in un periodo di quarantena, guardare se i nostri pesci mostrano segni di malattie, e se non ne vediamo, possiamo far uso (a scopo di prevenire fastidiose infestazioni della pelle) semplicemente di un medicinale molto efficace: il Solfato di Rame e di Zinco.


Acanthurus achilles

Se per caso una mattina ci svegliamo e scopriamo che nel nostro acquario è scoppiata una malattia, purtroppo dobbiamo iniziare un trattamento curativo per l'intero acquario con tutti i suoi abitanti, è possibile che tutti gli esemplari siano stati infettati. Nell'eventualità che riusciamo invece ad accertarci che la malattia abbia colpito un pesce in particolare (cosa assai improbabile) possiamo isolare il pesce e curarlo in una vasca separata detta "ospedale", ma dobbiamo essere certi che il malcapitato sia veramente l'unico ad essere stato colpito dalla malattia.

Per i dosaggi dei medicinali e dei disinfettanti bisogna prestare molta attenzione, per rendere efficaci le nostre cure dobbiamo essere molto precisi, in caso contrario potremmo uccidere i nostri pesci con un dosaggio elevato, o rendere la cura inefficace con un dosaggio inferiore. In pratica dobbiamo attenerci alle indicazioni e alla posologia descritta sui foglietti allegati o sui contenitori degli stessi medicinali per ottenere un buon risultato. I cicli di dosaggio dovranno essere ripetuti poche volte o molte volte a seconda dei casi e dei medicinali utilizzati.

Vediamo nei dettagli come dovrà essere la nostra vasca ospedale.

L'acquario ospedale deve rispettare alcune regole fondamentali che riguardano il suo allestimento. Le misure, il filtro, la temperatura e i cambi d'acqua.

Le misure della vasca
Come vi ho spiegato prima, è fondamentale il dosaggio in un trattamento curativo, e nella maggior parte dei casi il medicinale viene dosato in base ai litri di acqua contenuti nella vasca. Quindi per nostra comodità nello stabilire le dosi dei medicinali, e anche per i previsti cambi frequenti dell'acqua conviene allestire una piccola vasca che possa contenere dai 50 ai 60 litri di acqua. Ciò faciliterà il dosaggio e sarà più semplice e agevole cambiare parzialmente l'acqua, (in percentuale a seconda delle indicazioni sul contenitore del medicinale).

Il filtro
Il filtraggio del nostro acquario ospedale, dovrà avvenire con fibra sintetica e niente altro per far si che il medicinale non venga eliminato dalla vasca e sia comunque più visibile ai nostri occhi la colorazione che l'acqua ha acquisito dopo l'immissione dello stesso.

La temperatura
Logicamente la vasca dovrà essere provvista di un termo-riscaldatore che abbia la possibilità di tenere i circa 60 litri di acqua sempre ad una temperatura abbastanza alta. Di solito la maggior parte delle cure avvengono con temperature dell'acqua intorno ai 28 °C e a volte anche superiori.

I cambi parziali
Come possiamo immaginare senza un adeguato filtraggio è facile che la nostra acqua possa diventare in breve tempo tossica per i nostri amici ammalati, e quindi si rende necessario effettuare dei cambi parziali più spesso, ed avendo una vasca di circa 60 lt, ci risulterà agevole effettuarli.

E inutile che vi dica che bisogna tenere sotto sorveglianza i nostri ammalati, controllando l'evolversi della malattia, osservandoli e cercando comunque di alimentarli. Non facciamo mai a meno di tentare di farli mangiare, (anche se è improbabile che possa accadere che si alimentino), è importantissimo somministrare comunque una piccolissima quantità di cibo che possiamo in caso di inappetenza del pesce comunque rimuovere con facilità. Questo servirà a monitorare la cura, perché se l'esemplare inizia a mangiare vuol dire che la cura sta avendo i suoi effetti.

Per finire è chiaro che in questa vasca di cura non debba essere nessun tipo di addobbo ed è meglio anche evitare di mettere sabbie per far si che sia più facile rimuovere cibo ed escrementi con facilità.

Attenzione !!
Il solfato di rame è un mezzo universale per curare le infezioni da flagellanti, ciliati e da molti batteri e funghi della pelle. Lo stesso medicinale, però è difficile da usare.
Il Rame non riesce a rimanere a lungo nell'acqua di mare, e quindi si lega creando per la maggior parte carbonato di rame che a sua volta si lega a dei colloidi proteici e diminuendo la presenza di rame in acqua e quindi la sua efficacia curativa.
Usare quindi un misuratore di rame, un semplice Test, cioè una soluzione chimica che permetta di misurare il rame disciolto nella vasca ospedale, ce ne sono molti oggi in commercio, sceglierne uno consigliato dal negoziante.

Se dobbiamo invece affrontare una cura totale del nostro acquario, e lo dobbiamo fare con il solfato di rame, ricordiamoci di rimuovere prima tutti gli invertebrati i coralli e le pietre vive presenti nella vasca, non sopportano il rame e morirebbero immediatamente.

Quali sono i primi sintomi che ci indicano che un pesce si sta ammalando?

Ne elenco i principali e i più facili da individuare:

  • sbiadimento dei colori

  • respirazione affannosa

  • svogliatezza nel cibarsi

  • indulgenza alla superfice dell'acqua

  • modo di nuotare non usuale

  • sfregamento frequente su sporgenze, corpi solidi o sul fondo

Appena notiamo uno di questi comportamenti, dobbiamo cercare di fare una analisi ad occhio della pelle del pesce, e notare se ci sono parassiti attaccati su di essa.

Ora vi illustro delle tabelle pubblicate sui alcuni tra i migliori libri ti testo che parlano delle malattie dei pesci, e che vi potranno tornare utilissime per cercare di diagnosticare una malattia o un infezione qualsiasi, con maggiore probabilità, indirizzandoci ad una cura più mirata ed efficace, e per questo con maggiori possibilità di avere successo.

Manifestazioni Cutanee Diagnosi
Piccoli noduli bianchi o giallastri pelle o sulle pinne Oodiniasi dovuta ad Oodinium ocellatum
Noduli più grandi da di colore da bianco a grigio sulla pelle e soprattutto sulle pinne Ittioftiriasi marina dovuta a Cryptokarion irritans
Opacità della pelle da bianco a blu, in seguito il muco presenta parti punti-formi e rossastre con piccoli fori tipo crateri Infezione da Trichodina
Bordi bianchi e sfrangiati delle pinne Infezione batterica
Opacità bianca del muco collegata anche se raramente ad emorragia punti-forme Valore PH troppo basso
Macchie rossastre estese sulla pelle Infezione da vibrioni
Macchie da bianco a grigio chiaro Infezione batterica
Raggruppamento e lenta scomparsa della parte superficiale della pelle Infezione batterica
Gonfiori con screpolature Infezione da ichthyosporidium
Squame sollevate parzialmente Infezione batterica
Macchie bianche o vitree sotto la pelle soprattutto nei cavallucci marini Infezione da Glucea
Parassiti della pelle vaganti o stabili visibili ad occhio nudo in genere di forma allungata Parassitosi della pelle dovuta a crostacei o a vermi
Patina tipo ovatta sulla pelle o sulle ferite cutanee Infezione della pelle causata da funghi
Piccole crescenze bianche ai bordi delle pinne o sulla pelle che, nella forma, ricordano il cavolfiore Lymphocystis (infezione da virus)
Occhi sporgenti a volte anche unilateralmente, gas nell'occhio Esoftalmia (manifestazione iniziale della tubercolosi dei pesci e della ittiosporidiosi, infezione batterica agli occhi, (danno da trauma meccanico)
Opacità degli occhi Ittioftriasi marina, Oodiniasi Oodinium ocellatum ed anche infezione batterica
Macchie bianche in mezzo agli occhi Infezione batterica
   

 

Alterazioni Generali Possibili Cause
Sbiadimento della colorazione Stati di trauma,tubercolosi, intossicazione, valore ph troppo basso
Diminuzione dell'appetito Tubercolosi dei pesci lenta intossicazione, valore PH troppo basso
Diminuzione dell'appetito Tubercolosi dei pesci, errata alimentazione
Parte inferiore del corpo ingrossata, mancanza di evacuazione Occlusione intestinale spesso a causa di alimentazione poco variata
Parte inferiore ingrossata con arrossamento parte anale escrementi anormali Infiammazione intestinale
Strofinamento del pesce sul fondo sui sassi, coralli ed altri elementi solidi chiusura delle pinne a movimenti dondolanti Parassiti della pelle o intossicazione
Movimenti natatori irregolari Quasi sempre intossicazione
Movimenti natatori a salti (il pesce tende ad affondare ed avanza solo a salti) Infiammazione batterica della vescica natatoria
Movimenti respiratori violenti e continui Infezione da Oodinium,carenza di ossigeno o eccesso di anidride carbonica disciolta
Movimenti natatori improvvisi e veloci unitamente a respirazione accelerata i pesci cercano si saltare fuori dall'acquario Intossicazione da ammoniaca, valori PH troppo basso
Nuoto discontinuo con la bocca protesa verso la superficie unitamente a respirazione accelerata Aumento troppo rapido della Salinità
Dopo il passaggio nel vostro acquario i pesci rimangono sul fondo respirando a fatica e si sollevano con difficoltà (manifestazione momentanea) Diminuzione rapida della Salinità
Gonfiore della gola e bocca sempre aperta Ghiandola tiroidea gonfia (carenza di iodio)
Respirazione accelerata ed irregolare Intossicazione da ammoniaca, da anidride carbonica, carenza di ossigeno, intossicazione da metalli
Ventre gonfio spesso accompagnato da squame sollevate Infezione batterica (Pseudomonas)

Queste tabelle possono esserci di aiuto per la diagnosi precoce delle malattie, almeno quelle più conosciute e frequenti, e sicuramente ci aiuteranno nella ricerca della cura più efficace per cercare di curare i nostri amici ospiti.

Nel prossimo articolo parleremo più a fondo delle singole malattie, dei medicinali, e delle cure dettagliando i metodi di cura, e i medicinali usati per le stesse.

Claudio Iavarone

Per ulteriori info o domande specifiche scrivere nel forum sezione Aquariofilia Marino Mediterraneo oppure contattami tramite la mia pagina personale.



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