Per prima cosa ci dobbiamo procurare una vasca che
contenga almeno 60 litri di acqua, meglio se non coperta da plance in plastica
sarebbe preferibile con coperchi in vetro, procuriamoci gusci di conchiglie in
quantità da coprire tutto il fondo dell'acquario, per una altezza di circa 3
centimetri.
Quindi comperiamo un filtro biologico di quelli interni facilmente reperibili in
negozi di acquariologia, assicuratevi che le misure combacino con il lato
dell'acquario per poterlo immergere senza problemi e fissatelo con le ventose in
dotazione col filtro.

Come materiale da inserire nel filtro possiamo usare altri
gusci di conchiglie mischiati con tubetti di ceramica porosa che si trovano in
commercio, e fibra sintetica per acquario.

Infine comperiamo una piccola pompa
interna di portata pari almeno a 60 litri/ora e immergerla nel apposito alloggio
nel filtro biologico.
Consiglio di comprare anche un termoriscaldatore e installarlo nell'apposito
alloggio del filtro, regolandolo su una temperatura compresa tra 19°C e 22°C.

Passiamo adesso a descrivere l'allestimento
Per prima cosa bisogna bollire tutti i gusci di conchiglie, e
dopo che si sono raffreddati li frantumeremo una quantità alla volta, aiutandoci
con un panno e un piccolo martello riducendoli a pezzettini piccoli; questo vale
anche per i gusci che dobbiamo inserire nel filtro interno.
Poi riversiamo nell'acquario il tutto, cercando di formare
almeno 3 cm di fondale.
Allestiamo il filtro interno come descritto, e fissiamolo con le apposite
ventose al vetro della vasca in posizione laterale.
Prepariamo circa 45 litri di acqua di rubinetto miscelandoci un pacco di sale
marino di quelli in vendita nei negozi di acquariologia, di solito ogni pacco è
indicato per circa 30 o 60 litri a seconda del tipo che si compra.
Mischiamo bene l'acqua e il sale assicurandoci che tutto il sale si disciolga,
poi versiamo a piccole quantità il tutto servendoci di un secchio da 10 litri e
uno spezzone di tubo facendo cadere l'acqua nel filtro un po’ alla volta, per
evitare che la caduta dell'acqua provochi fori nella sabbia e non smuova
particelle di detriti.
Una volta riversata tutta l'acqua accendere la pompa e poi il termoriscaldatore, (che terremo in funzione solo in inverno per non far calare
troppo la temperatura) e lasciare che il filtro inizi a pulire tutta l'acqua.
Tenere l'acquario in funzione almeno una settimana, immettendo dopo due giorni
una piccolissima quantità di mangime per pesci in modo da poter far iniziare il
processo di crescita dei batteri.
Misurare la salinità che deve essere intorno ai 35
grammi/litro essendo compresa tra i 36 e i 38 grammi/litro quella del Mediterraneo.
Stabilizzare
la temperatura sui 19 °C.
Ora reperiamo delle alghe verdi, ad esempio quelle che troviamo nelle prossimità delle foci
oppure alghe che il mare porta a riva dopo una mareggiata oppure quelle trasportate dalle correnti e immettiamole nella vasca in un angolo in modo da
coprire un terzo della superficie.
Installiamo nella vasca un piccolo aeratore con un diffusore in legno e il tutto è fatto.
A questo punto possiamo inserire i nostri gamberetti di mare.
Per la luce io consiglio di posizionare l'acquarietto in prossimità di una
finestra ove entri luce solare in modo da creare il ciclo naturale della luce
solare.
Possiamo immettere anche qualche sasso di mare dopo averlo bollito,
ma non troppi in quanto il loro nascondiglio saranno le alghe da loro predilette,
ove troveranno anche cibo.

Alimentarli con artemia salina, chironomus e qualche scaglietta di mangime per
pesci marini il tutto reperibile in negozi specializzati in acquariologia, e
chissà che non riuscirete anche nella riproduzione,
cosa non difficile se si ricreano le condizioni naturali.
Per la riproduzione non
bisogna aggiungere altri animali all'interno della vasca, e bisogna tenere sempre l'acquario in
perfetto stato, mi riferisco alla qualità dell'acqua e alle alghe.

Foto: splendido
esemplare di Stenopus Ispidus
- gamberetto tropicale
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