Ero stanco e il tempo non prometteva niente di buono. Eppure
qualcosa dentro di me mi spingeva a preparare il borsone della pesca.
Mi decido
ad andare quando anche mio zio, tornato dal lavoro, sente il desiderio di andare
in mare.
Velocemente ci prepariamo emozionati come due ragazzini e ci
affrettiamo perchè è già tardo pomeriggio.
Giunti alla scogliera di Torre del
Greco (Napoli) dove io abito, la luce del giorno e la scarsa visibilità dell'acqua
non faceva sperare in un gran carniere.
Eppure mi sono immerso con la solita voglia di sempre.
Pochi secondi per effettuare il mio primo aspetto e un cefalo di circa un chilo
è già ppeso al chiodo.
A stento procedo nell'acqua torbida, poco fiducioso in
altre prede, quando il mio sguardo nota un bel cefalo sfilarmi davanti, mentre
pratico un altro aspetto nel bassofondo. E' un attimo e la mia tathiana lo ha già trafitto.
Ma il bello doveva ancora arrivare ....
Giunto all'imboccatura della scogliera, su un fondale di circa 5 metri,
noto una spaccata tra le rocce dalla quale fuoriescono due occhiate di discrete
dimensioni.
A quel punto decido di ispezionare la tana ma senza aspettative, ed è proprio
allora che si affaccia un bel testone. DIO MIO!!! è una corvina di grosse
dimensioni.
Il cuore mi batte in gola, l'adrenalina sale, adesso o mai più
... Punto l'arbalete verso di lei e scocco subito il tiro colpendola vicino la linea
laterale. Ecco che si scatena il putiferio perchè la bestia si dibatte con tutte
le sue forze e nel momento in cui decido di tirarla dalla tana ho la senzazione
di averla persa, dato che si è posizionata trasversalmente.
Riesco a tirarla e la mia emozione arriva alle stelle ed io urlo di gioia.
Ormai sfinito, ma felice e soddisfatto decido di risalire.
Non è così per mio zio che non solo non ha pescato niente ma, poverino, nel
risalire sulla scogliera è scivolato graffiandosi a sangue le gambe. Anche le sue
urla sono salite al cielo, ma erano bestemmie per il dolore e per il mio
carniere pieno a differenza del suo.
A casa le solite foto di rito immortalano la
corvina di quasi due chili.
Unico incidente di percoso è stato quello di aver poggiato le mie pinne sugli
scogli su una "cacca" .... forse calpestare la cacca porta davvero fortuna
!!
7settembre 2005
Marco Autieri Torre del Greco (Na)
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