La sinfonia che si ode dalle mie
parti era ed e' sempre la stessa: "i barracuda sono arrivati anche da noi in
Liguria e distruggeranno tutta la fauna locale!". Mitici racconti relativi a
questo "mostro" della natura aleggiano nell'aria a piu' non posso (come per
esempio: fili dello 0.50 troncati dalle potenti mascelle del predatore), mentre
storie epiche di catture sono all'ordine del giorno (vedi i barracuda presi a
traina con le totanare). Inoltre i mercati pullulano di questi pesci; segno che
i pescatori locali ne prendono diversi.
Decisi cosi' di organizzare alcune uscite a spinning con il mio amico Gary alla
caccia di questi temibili predatori. Mi documentai sugli hot spot e sui
possibili minnow e cosi' armati fini all'inverosimile decidemmo di battere
porti, foci e scogliere in genere. La zona prescelta iniziava da Imperia Oneglia
fino ad arrivare a Arma di taggia.
I primi giorni furono caratterizzati da capotti mondiali. Di barracuda nemmeno
l'ombra. Gary iniziava a credere che i barracuda fossero solo una leggenda
metropolitana.
Al 5 giorno consecutivo quando ormai la voglia iniziava a venire meno ecco una
nota positiva. La canna vibro'. Ero tutto emozionato, credevo di avere in canna
il mio primo barracuda ed invece spunto' fuori una bella leccia di 8 etti (non
che la cosa mi dispiaque, anzi ...).
Non ci volevamo dare per vinti, e cosi' arrivarono altri 7 giorni filati di
capotti. Avevamo quasi deciso di riporre canne e artificiali in soffitta, per
dedicarci alla piu' tranquilla e forse redditizia pesca dei saraghi, quando fui
sorpreso da un fischio. Era Gary che mi indicava la sua canna, piegata fino allo
spasimo. Non feci in tempo ad estrarre la macchina fotografica per immortalare
il momento topico che l'incantesimo si ruppe. Gary recupero' notando con estremo
disappunto che l'artificiale non era piu' attaccato allo 0.30 ma era rimasto
nella bocca del pesce. Dopo 5 minuti un bel barracuda salto' ad un paio di metri
dai miei piedi facendomi intravedere una splendida livrea tipica di questi pesci
di origine tropicale. Non avevamo preso nulla ma forse avevamo trovato il posto
giusto!
Il giorno dopo tornammo nello stesso posto con canne nuove ed almeno altri 10
artificiali a testa, diversi in modelli e dimensioni, ma rigorosamente di marca
(Rapala, Yo Zuri, ...). A noi si aggiunse un amico di Gary, Mauro, un bravo
pescatore di surf casting. Per l'occasione aveva rispolverato dalla soffitta una
canna bolognese e comprato per la bisogna, dieci minuti prima della battuta di
pesca, una scatola di artificiali pre-confezionata al costo totale di 9 euro
(!).
Iniziammo a rapalare (termine usato per indicare l'azione dello spinning ...) ma
nulla si intravedeva ne si sentiva. Sconsolati e vicini all'imbrunire stavamo
per riporre le armi quando Gary noto' un tonfo sull'acqua; segno inequivocabile
della presenza di predatori. Io e Gary, presi come da un raptus, iniziammo a far
balenare per l'aria i nostri artificiali. Mauro con calma monto' un orribile
artificiale rosso e nero, preso dalla fantomatica scatoletta, e lancio'. Noi
nulla e lui ferro' il suo primo barracuda. Con calma spiaggio' la preda di quasi
2 kg e rilancio'. Noi nulla e lui ferro' un altro barracuda. Io e Gary
iniziavamo a perdere la calma. Sembrava che i barracuda fossero attratti solo da
quell'orrido artificiale rosso e nero mentre disdegnavano artificiali di bel
altro lustro e costo. Spiaggio' il secondo barracuda e rilancio'. Ed ecco il
terzo barracuda, forse ancora piu' grosso degli altri due. Noi avevamo cambiato
almeno 10 artificiali tra i piu' prestigiosi e non avevamo ancora sentito nulla.
Era quasi diventato buio quando Gary in preda ad un eccitazione mista ad ansia
mi chiamo': aveva la canna piegata. In appena 30 secondi un bel barracuda sul
kilo e mezzo era gia' nel guadino, forzato a piu' non posso: Gary questa volta
aveva perso proprio la testa.
Ero sconsolato, tutti avevano preso e io ero ancora a capotto. Decisi di tentare
l'ultima spaiggia, uno jointed minnow 110mm bianco marca Finto. Al primo lancio
sentii un tremito e poi una tensione continua. Avevo agganciato il mio primo
barracuda. Emozionato come se non avessi mai pescato, iniziai a giocare di
frizione, sfinendolo. Arrivo' a riva quasi esausto.
Avevo preso il mio primo
barracuda, dal peso di 1.7kg. Lo potete vedere nelle foto; ero felicissimo e
poco mi importava che Mauro ne aveva presi tre spendendo meno di un decimo di
quello che avevo speso io in artificiali e dedicandoci almeno un centinaio di
ore in meno ... Cosi' e' la pesca, imprevedibile. Non sempre gli sforzi, la
tecnica e le spese vengono ripagate. Alle volte conta di piu' la fortuna. Ma
forse questo hobby e' cosi' affascinante proprio per questo, perche' puo' sempre
capitare di tutto e il contrario di tutto. Cosa potrebbero pensare i costruttori
dei blasonati minnow, come Rapala e Yo-zuri, se sapessero che un minnow
orribile, rosso e nero, dal costo di si e no 2 euro li ha battuti sul campo 3 a
1?
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