Era luglio a Rosignano, e come
ogni giorno stavamo uscendo a traina, io il mio amico Giovanni, Jairo, e Massimo
(padre di Gio, nonché proprietario della barca).
Se il buongiorno si vede dal mattino doveva essere una giornata fantastica,
poiché le aguglie da innescare non mancavano, e in meno che non si dica ne
avevamo prese una decina.
Decidemmo allora di iniziare la "caccia grossa" all' onnipresente Serra, non
sapendo che ci aspettava qualcos' altro ....
Le otto; le nove; le dieci .... l' abboccata si fece aspettare, eccome, ma
finalmente ....
CRRREEEEECK !!! la frizione della canna di Massimo era partita a mille!
Ferrata la preda, anche la canna di Gio ebbe una brusca piegata, e lui ripose
prontamente, ferrando anche troppo forte.
Ora la piccola barca era percorsa da agitazione, e padre e figlio cercavano
disperatamente di non far incrociare le lenze; dopo dieci minuti di caos
riuscirono a portare i pesci ai due lati della barca.
Massimo guardando il pesce in lontananza, disse : - E' un serra, guarda come
salta! - .... ma si sbagliava visto che venti minuti dopo, mentre io
armeggiavo col raffio, arrivati ormai i pesci a due metri dalla barca, sentimmo
il grido di stupore di Giovanni: -Non sono serra, sono lampughe !!! -
Aveva ragione, ora vedevamo chiaramente i profili dei pesci, ed erano proprio
lampughe!
Non facemmo però in tempo a riprenderci da questa prima emozione, che Jairo
urlò: - Guardate quante!!! -.
Ci voltammo verso poppa e vedemmo uno spettacolo più unico che raro: l' intero
branco di pesci seguiva la lampuga allamata da Gio!
Era bellissimo, più di quaranta pesci nuotavano intorno alla barca, con i loro
colori variopinti; il blu intenso delle pinne .... il giallo del dorso ....
talmente vicini da poterli toccare.
Morale della favola, riuscimmo a salpare ben nove lampughe ( due a testa,
Massimo tre), prima che scoprissero il nostro gioco!
Wow che avventura!!!
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