In quel fantastico e variegato mondo che è quello delle esche dedicate allo
spinning, voglio focalizzare l'attenzione su un Minnow realizzato e prodotto in
Italia, che ha un nome simpatico e accattivante:
Tommy.
Nato alcuni anni fa dalla passione e dall'esperienza di
Matteo Cavalli, ora viene commercializzato dallo stesso con il nome che da
la linea a tutti i suoi prodotti, cioè Matthew's lures. Ho conosciuto
Matteo all'ultima fiera dedicata alle attrezzature da pesca tenutasi a Brescia
nell'Ottobre scorso, quando approdai nello stand della Matthew's lures, attirato
come al solito dal fascino che esercitano su di me le esche artificiali, cosi
dopo le reciproche presentazioni, mi illustrò le varie tipologie costruttive dei
suoi minnows, anche se io li conoscevo gia, dato che ne avevo acquistati alcuni
a Bolzano, in occasione delle prove del Club Azzurro li disputatesi a Settembre
2006.
Devo dire che a distanza di un anno, questo minnow ha avuto
un re-stiling nettamente marcato, come anche Matteo mi ha confermato e che ha
interessato sia la colorazione, molto più accurata, che le finiture riguardanti
sia la forma, che il nuoto e che in un prossimo futuro riguarderanno anche la
paletta di affondamento, che gia adesso è in ottimo policarbonato, garantendo
cosi un ottima resistenza agli urti e che in futuro sarà insediata all'interno
del minnow in questione in maniera ancora più salda, cosi da renderla se
possibile, ancora più solida e duratura.
Dopo essermi intrattenuto con Matteo in piacevole
conversazione, ci siamo lasciati con il proposito di iniziare una fattiva
collaborazione, fatta da parte mia con dei test volti a scoprire le potenzialità
di questo italico minnow. Io sono uno sfegatato fruitore ed utilizzatore dei
minnows della Rapala, ma non disdegno l'utilizzo di minnows di altre marche, che
ritengo tutti validi soprattutto se utilizzati nel contesto ottimale e in
maniera ancor maggiore se questi minnows sono costruiti in Italia dove, sono
convinto, ci sono costruttori che eseguono ottime realizzazioni e credo che
Matteo sia uno di questi.

Matteo qualche settimana fa mi ha fatto avere alcuni Tommy di
varia misura e peso, ed io naturalmente sono corso a testarli, anche se la
stagionalità di questo fine anno non ha riservato alla pesca un clima molto
confacente a far si che i nostri amici pinnuti si lascino attrarre dalle varie
esche a loro dedicate. Fortunatamente una perturbazione atlantica in arrivo, ha
portato nuvole e pioggia con conseguente rialzo sia termico che acqueo e livelli
idrici più che soddisfacenti per la stagione in corso, permettendomi di testare
il “Tommy” in maniera soddisfacente, con varie catture di trote effettuate nei
tratti di torrente adibiti a campi di pesca invernale all'iridea (nella
provincia di Bergamo ce ne sono ben quattro), catture che mi hanno confermato la
validità di questo italico artificiale.
Ciliegina sulla torta, la cattura di una bella trota fario
dai colori stupendi che si è scatenata in una serie di acrobatici salti, prima
di arrendersi e farsi fotografare. Tutte le trote da me catturate, anche se
iridee, sono subitaneamente state rilasciate nel loro liquido elemento, perché
ogni essere vivente (anche se non autoctono) merita il massimo rispetto.
Scuri G. Battista
|