CARATTERISTICHE |
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Questa è una tecnica ibrida che sfrutta nella tecnica a
galleggiante il vantaggio fondamentale della pesca a legering, ovvero quello
di portare la pasturatore direttamente nella zona d'azione della lenza.
Risulterà una tecnica molto efficace se applicata nei posti giusti e con i
dovuti accorgimenti.
Grande importanza assume la dovizia con cui verrà montata la lenza e gli
accorgimenti tecnici indispensabili ad evitare errate azioni di pesca nonché
ingarbugliamenti vari durante l'azione critica del lancio.
A tal proposito, colgo ,l'occasione per ringraziare l'amico Angelo Garofalo che ha voluto gentilmente
realizzare uno schema di tale lenza, fornendomi in essa tutti i dettagli
necessari alla sua realizzazione.
DOVE E
QUANDO PRATICARLA |
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Gli ambienti dove è possibile praticare la pesca col
galleggiante sono quei luoghi dove, ad una distanza max dalla riva di 20-30
metri troviamo una profondità di almeno 1 metro e mezzo.
Luoghi che rispondono sempre a queste caratteristiche sono:
I primi due ambienti indicati ed in particolar modo le dighe,
sono gli ambienti preferiti in quanto sono tra i pochi ad essere in attività
durante tutto l'anno, anche se offrono la massima concentrazione di pesce in
primavera e nei mesi di settembre ed ottobre.
Inoltre nel caso di intemperie, potremo pescare ben riparati all'interno dei
porti e in tutte le insenature circostanti.
Per quanto riguarda gli orari, quelli più proficui sono sicuramente l'alba e
il tramonto sia per la presenza di prede pregiate (es. spigole) sia per la
maggiore concentrazione di pesce meno pregiato (es. boghe, occhiate,
donzelle); mentre in condizioni di mare mosso o in scaduta ed alta marea, non
avremo limitazioni di orari.
ATTREZZATURA |
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Essendo questa una delle tecniche più generali e
personalizzabili, il tipo di attrezzatura da impiegare sarà di volta in volta
adeguata a:
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Specie che
vogliamo insidiare.
-
Condizioni
meteo-marine.
-
Profondità e
Distanza da riva a cui vogliamo calare la lenza.
-
Posizione che
occupiamo rispetto allo specchio d'acqua.
Tipo di Canna
Possiamo utilizzare la
bolognese,
con azione differente a seconda della
distanza da riva e alla profondità a cui stazionano i pesci.
-
Canna Bolognese
La presenza del mulinello e quindi la possibilità di lanciare
conferiscono alla bolognese una maggiore varietà di tecniche applicabili,
permettendo almeno nella fase iniziale di pesca, quando il pesce non è
ancora entrato in pastura, di esplorare tutto lo specchio d'acqua alla
nostra portata alla ricerca della giusta distanza e profondità.
Le lunghezze che ci permettono di affrontare quasi tutte le situazioni e
gli ambienti di pesca sono 5 - 6 - 7 metri, con preferenza della 6 metri.
In generale ci orienteremo su bolognesi più robuste, di lunghezza 3,90 -
4,50 metri, in pratica quelle adatte a lanciare galleggianti piombati (per
la presenza del pasturatore).
Galleggianti
-
Sulla bolognese utilizzeremo
galleggianti scorrevoli o all'inglese non piombato o comunque con
piombatura minima, in quanto sulla lenza è già presente la zavorra dovuta
al pasturatore.
Per i galleggianti
scorrevoli,
utilizzeremo una grammatura variabile che adatteremo al peso del
pasturatore impiegato, la cui forma
(sfera, goccia rovesciata, fuso) sarà scelta in base alle condizioni del
mare come nel caso della canna fissa e in base all'esca da utilizzare.
-
La Taratura del galleggiante
impiegato è funzione delle condizioni del mare ed è stata già esposta
nell'articolo relativo ai
galleggianti.
Comunque in questa particolare tecnica di pesca dovremo tener conto del
peso variabile apportato dalla presenza del pasturatore, quindi
Pasturatore
Impiegheremo un piccolo pasturatore del tipo da 5 - 10 grammi al
max, quello tipico per bigattini, che potremo leggermente modificare per
adattarlo al tipo di lenza descritta in seguito.
In particolare dovremo privarlo della zavorra in esso fissata, in quanto la
realizzeremo noi inserendovi una Torpilla
il cui peso dovrà essere di 2 grammi inferiore alla portata del galleggiante,
in modo tale da tener conto del peso dovuto al pasturatore riempito di pastura
o bigattini.
Monofili
Per quanto riguarda i monofili da impiegare, in generale utilizzeremo diametri
sottili (0,12 - 0,14 ) in caso di mare calmo, e diametri più grandi (0,16 -
0,18) nel caso di mare mosso.
Ami
Gli ami generalmente utilizzati sono gli stessi impiegati per la pesca galleggiante,
ovvero le misure dal
10 al 19, la cui forma (serie) verrà di volta in volta scelta in base
all'esca da utilizzare e al pesce da insidiare.
Elastico per Roubaisienne
Per realizzare la lenza di seguito descritta è necessario un
elastico da roubaisienne di 25 cm e diametro 1.6 mm
Accessori Vari
Due accessori indispensabili sono il Guadino e una Sonda di piombo per
misurare il fondale della zona di pesca ed adeguare in conseguenza la
lunghezza della lenza.
PREDE |
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Le specie ittiche catturabili con
questa tecnica sono essenzialmente: Cefali, Boghe, Occhiate, Sugarelli, Salpe,
Donzelle, Aguglie, Spigole, Saraghi ed Orate.
ESCHE
INDICATE |
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Sono valide un po' tutte le esche
utilizzabili per la pesca in mare come: Anellidi (in particolare Muriddu,
Americano, Coreano), Bigattini, Cozze, Gamberi e Scampi a pezzetti, Sarda a
pezzetti, Calamari a pezzetti, e Pastelle realizzate con pan-carrè, farina di
grano, formaggio, sarde tritate.
E' ben noto che ogni pesce ha le sue esche preferite, che in pratica
coincidono con quelle che riescono a procurarsi da soli.
Pertanto se ad esempio vogliamo insidiare saraghi e orate, sarà preferibile
utilizzare la cozza essendo un alimento naturale di queste specie, mentre se
ci accorgiamo che nella zona il fondale è misto presentando scogli e chiazze
di sabbia, sarà preferibile utilizzare i gamberetti che sicuramente sono
presenti in tale ambiente.
Se vogliamo insidiare dei predatori come ad esempio le spigole, allora siamo
costretti ad utilizzare esche vive come ad esempio: Bigattini, cefalotti o
piccole boghe vive.
Caso a parte è costituito dai Cefali che invece gradiscono molto la Sarda e
le varie Pastelle anzi indicate.
PASTURA E
PASTURAZIONE |
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L'importanza della pastura è ben
nota, ma nel caso in cui stiamo pescando sulle Dighe Frangiflutti essa sarà
maggiore, perché il contatto col mare aperto rende indispensabile l'azione
attirante della pastura al fine di avvicinare alla nostra postazione di pesca
i branchi di pesci e mantenerli in zona.
Sceglieremo la pastura da impiegare in base a:
-
Tipo di esca
che intendiamo utilizzare.
-
Tipo di
pesce da insidiare.
-
Profondità
a cui intendiamo far giungere il finale.
La
scelta della pastura idonea da impiegare può essere fatta seguendo lo schema
seguente:
Prede |
Esche Usate |
Profondità |
Tipo di Pastura |
Cefali |
Pastella o Sarda |
Fondo |
Sfarinato di mezzo fondo + sabbia fine +
sarda macinata in salamoia + formaggio + pane raffermo grattugiato ed
eventualmente tostato
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Cefali |
Pastella o Sarda |
Mezz'acqua |
Sfarinato di superficie + sarda macinata in salamoia +
formaggio + pane raffermo grattugiato
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Cefali |
Pastella o Sarda |
Superficie |
Sfarinato di superficie + sarda macinata in salamoia +
formaggio + pane raffermo grattugiato e tostato + Sale fino o
Glutammato
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Boghe, Salpe, etc. |
Sarda, Pastella,Gamberi, Scampi, Anellidi |
Mezz'acqua |
Sfarinato di superficie + sarda macinata
in salamoia oppure farina di gamberi + formaggio + pane raffermo
grattugiato e tostato
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Spigole |
Bigattini, Gambero vivo, Cefalotto o piccola Boga vivi |
Fondo |
Bigattini incollati con sabbia fine
|
Spigole |
|
Mezz'acqua |
Bigattini
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Saraghi, Orate |
Bigattini |
Fondo |
Bigattini incollati con sabbia fine
|
Saraghi, Orate |
Cozze |
Fondo |
Sfarinato di mezzo fondo + sabbia fine + sarda macinata
in salamoia oppure cozze tritate
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Aguglie |
Gamberi,
Sarda |
Superficie |
Sfarinato
da superficie + farina di gamberi o sarda macinata in salamoia + Sale
fino o Glutammato
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Pasturazione Indiretta
Quando utilizziamo il bigattino come
esca per le Spigole oppure quando stiamo pescando le Aguglie, essendo questi
dei pesci predatori, l'azione della pastura non è volta a richiamare
direttamente il pesce interessato, bensì in modo indiretto al fine di
realizzare un richiamo per la minutaglia, il cui movimento attirerà i
predatori.
TERMINALI |
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Un tipo di lenza utilizzabile per applicare questa tecnica di pesca
è descritta nell'immagine seguente.
Ringrazio a tal
proposito l'autore
Angelo Garofalo che
ha gentilmente realizzato il disegno:

Disegno realizzato da Angelo Garofalo
AZIONE DI
PESCA |
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Giunti sul luogo di pesca
dobbiamo innanzi tutto trovarci una postazione che renda semplici i
movimenti: in particolare dobbiamo poter lanciare in maniera agevole,
avere sotto mano l'attrezzatura (secchiello e guadino in primis) e
renderci il più possibile invisibili sullo specchio d'acqua sottostante
per evitare di spaventare o comunque insospettire i pesci presenti.
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La cosa da fare è preparare
la pastura secondo le indicazioni date in precedenza, e non appena
terminato dobbiamo realizzare una pasturazione preventiva, lanciando
almeno 3 grosse palle di pastura ad una distanza dalla costa pari alla
metà e ai 2/3 della massima distanza raggiungibile col lancio o con la
fissa, eventualmente aiutandoci con la fionda.
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Prepariamo la canna da pesca
da utilizzare, inseriamo la sonda in piombo e misuriamo la profondità del
fondale.
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A questo punto inneschiamo
l'esca sugli ami e cominciamo a fare dei lanci di prova cominciando da
pochi centimetri dal fondo ed alzando via via il galleggiante fino a
trovare la profondità ottimale a cui stazione il pesce.
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Dopo che saremo riusciti ad
avvicinare il pesce portandolo in pastura, dovremo eventualmente
provvedere a diluire la pastura con dell'acqua di mare in modo tale da
ridurre l'effetto nutritivo della stessa ed evitare quindi di saziare il
pesce, che continuerà comunque ad essere attratto dagli odori sprigionati
dal brumeggio.
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Quando avvertiamo la mangiata
del pesce, dobbiamo ferrare con estrema prontezza ( in questo sarà molto
utile un'azione spiccatamente di punta della canna adoperata) cercando di
anticipare l'affondata del galleggiante.
NOTE E
SUGGERIMENTI |
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E' fondamentale la scelta
della posizione rispetto allo specchio d'acqua, anche nel caso di
una competizione (dove la postazione è sorteggiata) nel qual caso dovremo
essere bravi nell'organizzarci nella maniera più efficiente possibile.
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Quando effettuiamo i lanci dobbiamo
essere precisi nel direzionare il galleggiante nella zona
pasturata, evitando ripetizioni del lancio che oltre a farci perdere del
tempo (prezioso in caso di competizione), avrà la conseguenza di
disturbare e spaventare il pesce.
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Un altra cosa fondamentale da
valutare quando si pastura è la presenza della corrente e della
sua direzione, che infatti tenderà a trascinare con se la pastura.
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In presenza di mare mosso,
invece, converrà pasturare vicino alla costa possibilmente tra gli scogli
o i massi della diga, perché sarà la corrente in uscita ad allontanare
la pastura a tiro di canna.
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