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Introduzione alla Tecnica di Pesca all' Inglese
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Testo di  Michele Foglia
Fotografie di  Michele Foglia
Data Pubblicazione 
 • La Pesca all' Inglese
 • I Vantaggi di questa Tecnica
 • La Lenza
 • Filo in Bobina
 • Montatura e Piombatura del Galleggiante
 • Finale
 • Pasturazione
 • Azione di Pesca
 • Note e Suggerimenti
LA PESCA ALL'INGLESE

La Pesca all' Inglese inventata dagli inglesi, si è diffusa in Italia a partire dal 1985, quando gli inglesi vinsero il mondiale di pesca svoltosi a Firenze, e viene ormai adottata non solo dagli agonisti ma conta numerosi proseliti anche tra i pescatori dilettanti, per molti dei quali è diventata una tecnica familiare.
Attrezzo fondamentale di questa tecnica di pesca è la canna all' Inglese e l'utilizzo di galleggiante all' Inglese ovvero galleggianti montati fissi i scorrevoli, agganciati alla lenza madre per l'estremità inferiore.
Nata come tecnica di pesca adoperata esclusivamente nelle acque interne, è stata successivamente adottata dal pescatore di mare che ne ha apportato delle modifiche specifiche.
Nelle competizioni di pesca, in particolare in quelle in acque interne, la tecnica preferita dagli agonisti è sicuramente questa, con un ritorno alla bolognese solo nei casi in cui il pesce è abbastanza vicino alla riva ma non al punto da rendere possibile l'impiego della canna fissa, oppure quando il pesce mangia con estrema voracità e continuità (al fine di velocizzare il recupero).
I motivi di questo successo riscontrato dalla pesca all'inglese, sono così sintetizzabili:


I VANTAGGI DI QUESTA TECNICA

  • Grazie al particolare attacco del galleggiante alla lenza madre, ci permette di avere la lenza a diretto contatto con l'amo, per cui la ferrata in caso di abboccata del pesce non passa attraverso il galleggiante ma agisce direttamente sul monofilo, risultando più rapida ed efficace.

  • Pescando correttamente con la punta della canna immersa in acqua, avremo la porzione di lenza tra noi ed il galleggiante completamente immersa in acqua, e ciò oltre ad aumentare la sensibilità in pesca del galleggiante, eviterà il problema dello spostamento del galleggiante in presenza di vento trasversale al luogo di pesca.

  • Se abbiamo realizzato correttamente la piombatura del galleggiante adoperato, avremo l'ulteriore vantaggio di non ingarbugliare mai la lenza anche in caso di vento contrario o trasversale, cosa praticamente impossibile con qualsiasi altro tipo di galleggiante.

  • Quarto vantaggio è quello di avvertire, sul galleggiante, anche la minima mangiata del pesce.


LA LENZA

 


FILO IN BOBINA

A seconda del peso del galleggiante utilizzato, il filo da caricare in bobina avrà un diametro in genere variabile tra 0,12 e 0,18.
Ad esempio, supponendo di dover impiegare un galleggiante waggler 15 + 1, in bobina sarà caricato un monofilo di diametro 0,15.
Poiché si cercherà sempre di utilizzare un filo di diametro più piccolo possibile, è conveniente utilizzare il noto Shock Leader, ovvero uno spezzone di monofilo dello 0,18 - 0,22 e di lunghezza pari a due volte quella della canna adoperata, che ha il compito si assorbire lo strappo in fase di lancio.


MONTATURA E PIOMBATURA DEL GALLEGGIANTE

Per il particolare modo di applicazione del galleggiante alla lenza, attraverso l'anellino fissato sulla parte inferiore del bulbo, la piombatura dello stesso è piuttosto particolare e varia a seconda della tecnica specifica di pesca che vogliamo adottare.
Vediamo 3 tipiche montature:

  1. La montatura più semplice è quella che prevede di fissare il galleggiante con due grossi pallini di piombo (i quali tarano quasi completamente il galleggiante), in modo che possa scorrere solo per 2 -3 cm, completando la taratura del galleggiante mediante l'aggiunta di altri piccoli pallini sul resto della lenza.
    Questa montatura è poco utilizzata nella pesca all'inglese in mare perché non consente di pescare a profondità maggiore della lunghezza della canna adoperata.
    Inoltre, una volta fissati i due pallini di piombo che bloccano il galleggiante, risulta piuttosto rischioso per l'integrità della lenza, farli scorrere per variare la profondità di pesca.
    Il vantaggio essenziale di questa montatura consiste nel permettere una entrata in acqua della lenza particolarmente morbida.

  2. Una montatura alternativa è quella che prevede di utilizzare due piccoli pallini di piombo per fissare il galleggiante, avendo preventivamente realizzato i 2/3 della grammatura richiesta mediante una spiralina di piombo avvolta sulla parte inferiore del galleggiante.
    Anche in questo caso si perfezionerà la grammatura mediante altri pallini piccoli inseriti sulla lenza.
    Anche questa montatura permette una entrata in acqua della lenza particolarmente morbida. 

  3. La terza montatura prevede di utilizzare il galleggiante inglese come scorrevole, per cui verrà bloccato superiormente con un nodino di lana (line' s float stopper) ed inferiormente il fine corsa del galleggiante sarà costituito da un pallino di piombo oppure da una girella, sistemata ad una distanza dall'amo non superiore alla lunghezza della canna adoperata.
    In questo modo la piombatura viene realizzata interamente con pallini di piombo ed eventualmente una torpilla, distribuiti lungo la lenza, mentre il galleggiante è libero di scorrere.
    Il vantaggio di questa montatura consiste nella possibilità di portare l'amo in pesca a profondità anche molto maggiori rispetto alla lunghezza della canna adoperata, e per questo motivo risulta essere preferita per la pesca in mare.

Bisogna tenere presente che, la piombatura realizzata è corretta se, una volta in acqua, del galleggiante fuoriesce soltanto la parte fluorescente.


FINALE

La scelta del finale da adoperare è ovviamente legata al tipo di pesce che vogliamo insidiare, e in genere sceglieremo un filo il cui diametro sia di almeno di 0,03 mm più piccolo di quello caricato in bobina.

  • Per la pesca con lo scorrevole ( C ), poiché ci interessa far lavorare l'esca in corrispondenza del fondo, costruiremo il finale mediante uno spezzone di filo dello 0,12 - 0,16 lungo circa 50 cm, sopra il quale realizzeremo la piombatura necessaria mediante 2 o 3 pallini di piombo (in genere del n° 8 - 9).

  • Per la pesca con il galleggiante fissato ( A o B ), indicata per insidiare occhiate, boghe, sgombri, sugarelli e aguglie, poiché ci interessa far lavorare l'esca a mezz'acqua o comunque non sul fondo, aumenteremo la lunghezza del finale a 100 cm riducendo eventualmente il diametro per pesci particolarmente diffidenti, e completeremo la piombatura sempre con 2 o 3 pallini sistemati appena sopra il finale.


PASTURAZIONE

 


AZIONE DI PESCA

 


NOTE E SUGGERIMENTI



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