Lo scopo di questa serie di
articoli nasce dall'idea che mi sono fatto frequentando negozi di pesca e
invitando persone nuove alla disciplina che si trovano di fronte un panorama di
materiali e attrezzature tali da creare disorientamento. Per dare veramente un
servizio utile alla comunità, senza interessi e spassionatamente.
Ad essere sinceri, pensavo che il
Vertical Jigging fosse l'ennesima moda piscatoria per smuovere
un po' le acque di un mercato in stasi. Mi sono avvicinato a questa pesca circa
due anni fa muovendo i primi passi al buio completo e per sentito dire, internet
e qualche filmato erano interessanti ma i particolari sulle tecniche e sulle
attrezzature erano insufficienti.
Qualche jig comprato e qualche canna adattata alla men peggio
per provare una tecnica nuova e soprattutto sperimentale almeno per me o per
qualche altro appassionato mio compare di pesca. Inutile dire che portavamo
appresso le attrezzature da jigging insieme alle seppie e ai calamari vivi.
Qualche tentativo e poi, immancabilmente come calavamo le
nostre "vecchie" esche ecco qualche pesciotto a gratificare le nostre uscite.
Non vi dico i futili tentativi e i cappotti iniziali, all'ordine delle uscite ma
con un piccolo particolare non da poco; le prove erano relative ai 10 minuti
qui, 5 li, 8 da un'altra parte ma nulla di nulla, appena passavamo ai metodi
tradizionali ecco la cattura a riempirci di gioia e la sensazione di aver speso
dei soldi inutili, quelli appunto per le attrezzature da jigging.
Tutto questo fin quando, presi dalla nostra immancabile sete
di conoscenza e di novità, decidemmo e qui il plurale è azzeccatissimo, di
impostare una battuta di pesca solo ed esclusivamente a vertical jigging.
Una bellissima cattura ...
Io e Antonio, con Fabio e Gianluca uscimmo di buon ora per
andare a tentare catture a vertical jigging, fortuna volle che incocciammo un
branchetto di ricciole e da quel giorno si può dire che cambio il nostro
rapporto con questa nuova pesca. 4 pesci in canna contemporaneamente e il gusto
e la soddisfazione di andare via con i pesci sotto la barca. Quello che dovevamo
capire lo capimmo in un quarto d'ora.
Le uscite a jigging si sono da quel giorno succedute
ritmicamente, altre e importanti catture si sono susseguite; dentici, cernie,
ricciole a coronare battute di pesca e cene tra amici. Naturalmente in poco
tempo, voraci di notizie e assetati di sapere, abbiamo fatto passi da gigante.
Ogni termine è conosciuto, ogni movimento è stato imparato, nodi, ami, lenze e
attrezzature non hanno più segreti, almeno quelli strettamente finalizzati alle
catture.
È una pesca tecnica, al di là di quello che un occhio profano
potrebbe pensare, ha le sue sfumature e le sue regole, i suoi movimenti e le sue
attrezzature specifiche. Nulla può essere lasciato al caso, pena la perdita di
un bel pesce o la rottura delle attrezzature. Richiede una buona esperienza
sulla lettura degli strumenti di bordo e anche una resistenza fisica notevole.
Forse siamo di fronte per la prima volta alla pesca intesa
come sport fisico, al di la di essere sportiva nel senso di gare di pesca per
intenderci dove il più bravo prende più pesci ma non necessariamente deve essere
un atleta. Nel Vertical Jigging se non si è predisposti e abbastanza fisici, si
dura poco e ci si scoccia presto.
Non è questione di forza ma di coordinamento dei movimenti, tutti possono
pescare a vertical, tutti possono catturare, tutti si possono divertire, non è
questione di età.
Tutto si può organizzare a puntino e ognuno può avere un attrezzatura idonea
alle proprie capacità fisiche. Le possibilità sono molteplici.
Vedremo nella prossima puntata come organizzare un minimo di
attrezzatura consone alle proprie caratteristiche fisiche per far si che una
battuta di pesca a vertical jigging non si trasformi in un viatico e in una
faticaccia bestiale.
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